Scopini e magazzinieri, cuochi e spesini: vi sono, all’interno del carcere, alcune mansioni affidate ai detenuti stessi. Sono lavori che garantiscono uno stipendio a chi ha necessità di acquistare generi di sopravvitto, vivere il proprio tempo in maniera attiva, confrontarsi con i compiti che ciascun mestiere comporta. Vi presentiamo uno spaccato della vita di alcuni lavoranti a Marassi.
FLAVIO, SCOPINO AVVOCATI
Sono lo scopino dell’ufficio avvocati: una piccola isola con parvenza di felicità. Lavoro da sei mesi dalle 9,30 alle 12 e dalle 13 alle 15. Un Assistente accoglie gli avvocati, controlla se l’avvocato è quello giusto, cerca il detenuto telefonando all’Agente al piano. Se la linea telefonica è impegnata, mi consegna un foglietto, “il testimone”, con nome, cognome, sezione, nome dell’avvocato ed io volo a rintracciare il detenuto.
A volte è difficile perchè non lo si trova, è a scuola, è al campo di calcio e pertanto il mio è un lavoro che funziona zoppicando. Il tam tam del carcere avverte subito quale avvocato è arrivato e allora qualcuno, anche se non è segnato sulla lista, mi chiede di domandare all’avvocato se lo può chiamare. Io cerco di fare bene il mio lavoro, lo faccio per i miei compagni e così mi sento a posto come uomo. Ho anche un ottimo rapporto con l’Assistente.
DAVIDE, BIBLIOTECARIO
In realtà non sono proprio il bibliotecario. La Direzione mi ha dato questo lavoro il 1° Febbraio 2007 e non c’era bibliotecario da giugno 2005.Non so perchè l’ho avuto, forse in base alla graduatoria. Sono pagato come scopino della biblioteca, ma lo farei anche gratis, perché ritengo fondamentale la lettura in carcere. Il mio orario è tra le 8,30 e le 12. Una volta alla settimana vengono a dare il loro aiuto volontario due signore, due ex insegnanti.
È impossibile conoscere il numero esatto dei volumi presenti: l’elenco vecchio è stato aggiornato secondo i metodi delle pubbliche biblioteche della Regione Liguria, ma non può essere stampato, perchè, pur avendo un computer, non c’è la stampante, rotta da tempo e spero che qualcuno ce ne possa regalare una.
MARIANO, MAGAZZINIERE UFFICIO SPESA
Faccio il magazziniere all’ufficio spesa. Lavoro dal lunedì al sabato, da circa un anno e otto mesi. Sono soddisfatto, ho un lavoro fisso, sono più libero: noi lavoranti, infatti, alloggiamo al quarto piano e siamo aperti dalle 8.30 alle 19.
Io e un altro andiamo in magazzino con l’elenco del sopravvitto e prendiamo la roba, la mettiamo nella cesta e la portiamo ai piani, poi vengono gli spesini a prenderla. La spese ordinaria è consegnata 2 volte la settimana, la spesa straordinaria, per i nuovi giunti, si fa 2/3 volte la settimana. Lavorando al mattino sono riuscito ad andare a scuola. All’ufficio spesa siamo in 12. Nelle sezioni di alta sicurezza, di custodia attenuata e quella dei protetti non possiamo entrare.
Non ci sono problemi, ma a volte ci sono errori nella battitura e si consegnano 5 cartine invece di 5 cartoline, panna invece che pane bianco.
MICHELE, OPERAIO EDILE ART. 21 COOPERATIVA FIERA DEL MARE
Sono operaio edile alla cooperativa della Fiera del mare. Lavoro al padiglione 5, scarico dai camion con il muletto i blocchi di cemento che vengono messi in mare per ampliare il molo. L’orario è dalle 8 alle 17. Esco dal carcere alle 7.45 e rientro alle 18. Non ho scelto io il lavoro, mi hanno chiamato, ero contento, non uscivo da più di 2 anni. Al mattino prendo l’autobus 48 e vado in Fiera, pranzo in un bar, posso avere fino a 30 euro, pago autobus e cibo. Quando torno devo ridare il resto e finché non spendo tutti i 30 euro non me ne danno altri, devo portare gli scontrini. Non è un lavoro duro, devo mettere tavolette di legno sotto i blocchi di cemento. Siamo in 2, più il principale che è gentile. Ho lavorato qualche giorno e ora che sono fermo, non so cosa fare. Possono farmi i controlli delle urine per appurare se ho assunto sostanze stupefacenti o se ho abusato di alcool, quando rientro la sera. Il lavoro durerà fino a settembre.
MICHELANGELO, MOF IDRAULICO
Da quanto tempo lavori?
Da 20 giorni.
Hai fatto altri lavori?
3 mesi come scopino in prima sezione.
Cos’è l’idraulico?
Manutenzione in genere, sanitari, lavelli ecc.. Manca l’attrezzatura e per i lavori grossi noi smantelliamo e prepariamo il lavoro per la ditta esterna.
Avevi già lavorato come idraulico?
22 anni come installatore termoidraulico (riscaldamento). Ero alto in graduatoria, sono passato dalla 1° alla 2° sezione grazie al magistrato di sorveglianza e al direttore perché sono diventato appellante. In 2° sezione ogni 6 mesi distribuiscono dei moduli da compilare e ognuno può indicare la sua specializzazione .
Lavori sempre?
Si, sono sempre reperibile anche di notte e di domenica.
Orario?
9.00-15.30, con 2 giorni di ferie al mese. Se una cella ha bisogno, chiama l’agente della MOF e in giornata il problema viene risolto. Sono soddisfatto perché è il mio lavoro, lo stipendio non è alto ma… si vive. Comunque ho potuto frequentare anche la scuola e partecipare allo spettacolo teatrale.
Quali sono i guasti più frequenti?
Sciacquone e scarichi.
FATELLAH, AIUTO CUOCO
Lavoro da 5 mesi. Dopo un periodo di prova grazie all’esperienza del passato sono diventato aiuto cuoco. Alle 7 scaldiamo il latte e il caffè. Siamo in 3: il cuoco e due aiuto cuoco. Gli inservienti vanno al magazzino con l’agente per prendere la spesa del giorno e portarla in cucina con il foglio della conta. Il menù è ogni giorno diverso ed è fissato dal Ministero di Giustizia mediante una tabella stagionale.
Ogni lavorante è specializzato in qualche cosa (tagliare l’insalata, pelare le patate ecc.). I coltelli sono sempre in un armadietto chiuso e quando si usano la cucina dev’essere chiusa. Tutti noi siamo responsabili dei coltelli e ogni 10 minuti controlliamo che non ne manchi nessuno. Quando arriva la commissione mensa, i coltelli vengono chiusi nell’armadietto. La cucina è dotata di un’attrezzatura valida anche se insufficiente per preparare il cibo per 700 persone. Le quantità ministeriali vengono rispettate. Abbiamo stivali, camice e cuffia, guanti. Il mangiare che rimane viene buttato, tranne gli alimenti confezionati. Assaggio sempre quello che preparo.
I lavoranti della cucina, soprattutto il cuoco e l’aiuto, sono i più importanti di tutto il carcere: ci vogliono persone sveglie, capaci e precise, perché l’orario deve essere rispettato e le porzioni devono essere giuste. Alle 10 del mattino è tutto pronto, tranne la pasta che, dato l’alto numero dei detenuti, viene calata nel bollitore in 5 riprese.
Tutta la pasta cuoce in circa 25 minuti e viene condita in una sola volta.
WALTER , MOF (UN PO’ DI TUTTO)
Lavoro da 4/5 giorni. Mi occupo di manutenzione: muratura, idraulica, falegnameria. Le attrezzature a disposizione sono sufficienti, ma sono consapevole di lavorare un carcere e quindi a volte mi devo adattare. Non ho libertà di iniziativa: a volte vorrei svolgere il lavoro in modo diverso, anche perché ho una buona esperienza esterna, ma non posso e devo seguire le indicazioni degli agenti responsabili del reparto. Fra tutti i lavori in carcere, questo è quello che preferisco, perché almeno so quello che faccio. Alla MOF siamo in 5. Il lavoro l’ho avuto in base alla graduatoria (ero il primo) e forse anche in base alla mia esperienza nel settore.
FERDINANT, SPESINO
Lavoro da 9 mesi all’Ufficio spesa. Orario: dalle 8.30 alle 12.30. Il mio compito di scrivano è trascrivere in una specie di computer (terminale) l’elenco della spesa dei detenuti. I detenuti scrivono l’elenco dei generi che desiderano acquistare come sopravvitto, su un libretto in dotazione dove è indicato il numero di conto corrente e la cifra a disposizione. Mi occupo di circa 200 detenuti: prima dell’indulto erano molti di più. Il lavoro mi è stato assegnato in base alla graduatoria. Mi piace, anche se è un po’ faticoso mentalmente e si può sbagliare. Se non ho finito il lavoro alle 12,00 spesso lo continuo perché è permesso. Questo tipo di lavoro mi permette di frequentare la scuola e anche l’attività teatrale. È bello lavorare qui dentro, si è più aperti. Nell’Ufficio spesa lavorano 2 scrivani, 2 magazzinieri (questi sono fissi) e 7 portaspesa che ruotano ogni 3 mesi. Secondo me anche i portaspese dovrebbe essere fissi oppure lavorare per più mesi.
ROSARIO, PANE E FRUTTA
Per sei giorni alla settimana l’orario di lavoro è dalle 8.15 alle 11.15. Per due giorni alla settimana c’è anche un’ora al pomeriggio. Alle 8.15 scendo, vado in magazzino dove c’è il sopravvitto e il vitto della casanza.
Carichiamo sui carrelli il pane e la frutta per tutte le sezioni. Li portiamo in cucina, dividiamo pane e frutta per ogni sezione in base al numero di detenuti fornito dall’appuntato. Verso le 11.30 si riportano i carrelli in cucina e si buttano le cassette vuote della frutta negli spazi predisposti. Se manca qualche lavorante in cucina noi facciamo il “jolly” fino alle 12,30 circa e qualche volta anche di pomeriggio. Due giorni alla settimana, di pomeriggio, per un’ora circa, dobbiamo pulire i corridoi dalla cucina alla rotonda.
TOMMASO LAVANDERIA
Lavoro da cinque mesi in lavanderia dalle nove alle quattordici, dal lunedì al sabato, con una pausa da mezzogiorno all’una. Ogni giorno ritiro con un carrello circa ottanta lenzuola e federe per il lavaggio, dividendo il lavoro per sezione e piano. Al CDT il cambio è una volta alla settimana, nelle altre sezioni ogni otto-dieci giorni, ma prima dell’indulto era di più. La caldaia ora funziona, a volte si rompe. Se le lenzuola sono rovinate le buttiamo. Abbiamo un rullo per stirarle, ma lo usiamo per asciugare quando si rompe la caldaia.
martedì 26 giugno 2007
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